1- La Grafologia
La Grafologia osserva il segno grafico ed il linguaggio simbolico che esso possiede. Viene definita “scienza dell'espressione umana” :
«scienza» ! si avvale di una metodologia di verifica;
«espressione umana» ! osserva ed analizza un mezzo con cui l'essere umano si esprime, il quale riflette elementi importanti come la variabilità dell'emotività e degli stati d'animo.
La storia dello studio della scrittura ha origini molto antiche, ed ha attraversato diversi periodi.
Nell'antica Cina ed in Grecia i filosofi osservavano ed analizzavano le scritture per trarne indicazioni sugli scriventi. Secondo lo studioso Confucio: “La scrittura può mostrare in modo infallibile se proviene da una persona nobile di spirito o da una persona volgare”. Aristotele affermava: “Così come gli uomini non hanno lo stesso suono della voce, essi non hanno la stessa scrittura”.
I tentativi maggiormente significativi per passare dal periodo intuitivo a quello sistemico furono dati dai contributi di:
. Camillo Baldi, autore del primo trattato “Come da una lettera missiva si conoscano la natura e la qualità dello scrivente “ (1547-1630) ;
. il belga Hocquart (1694-1783);
. il teologo svizzero Lavater (1741-1801), il quale iniziò a stabilire le prime regole del gesto grafico;
. l' abate francese Flandrin (1809-1864).
La fase sistemica fu largamente esplorata dall'abbate Jean Hyppolyte Michon (1806-1881), il quale nei primi anni de 1900 in Francia, catalogò una moltitudine di scritture ed iniziò ad associare ad ogni movimento di una scrittura la rappresentazione di un aspetto del carattere della persona scrivente. Jules Crépieux-Jamin (1859-1940), suo allievo e successore, raggruppò e completò le osservazioni dell'abbate, ed individuò circa duecento segni o tratti grafici, suddividendoli in sette categorie inerenti l' impaginazione, la dimensione, la forma, la direzione, la pressione, l'inclinazione, la continuità e la velocità.
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