Il lavaggio delle pagine di un libro è procedimento molto simile a quello del lavaggio di un tessuto. Con la differenza che la fragilità strutturale della carta è tale da rendere necessari alcuni particolari accorgimenti, come ad esempio, l'alloggiamento di ciascun singolo foglio in apposite gabbie. Questo sistema permette l'immersione ma sopratutto l'estrazione a fine lavaggio, dopo un bagno che può durare fino a 40 minuti!
Servono numerose vasche di notevole superficie. L'acqua utilizzata deve necessariamente essere priva di calcare. Il cloro contenuto nell'acqua potrebbe anche non essere tollerato. Altre volte, invece, si ricerca una concentrazione di cloro anche fino al 3% per ottenere effetti disinfettanti e/o sbiancanti. La rimozione di alcuni tipi di gore e polveri fissate nella porosità della carta, necessitano di temperature precise, ed alcuni lavaggi devono essere preceduti da alcool, etere....
Qualsiasi tipo di bagno deve essere eseguito tenendo conto dell'interazione carta-inchiostro, dall'inevitabile assottigliamento della carta, il consumo della percentuale di cellulosa, della deformazione superficiale durante la fase di asciugatura, in rapporto al consolidamento prima della cucitura ed anche dell'elasticità delle cuciture prodotte.
Nel risciacquo si possono estrarre i fogli per poter rimuovere i precedenti vari rattoppi eseguiti in epoche pregresse. Dall'uscita dall'ultima vasca si controllano tutti i documenti, in quanto le sorprese non mancano mai, ad esempio le pagine incollate tra di loro si separano lasciando a volte intravvedere firme autografe e note nascoste.
L'ascugatura richiede una particolare tecnica di deposito del foglio bagnato su supporti di carta siliconata e su strutture semirigide ignifughe. Le immagini successive rappresentano le fasi di pressatura (2)
La prima necessaria per per ridurre le deformazioni di lavaggio e asciugatura
la seconda a ridurre la deformazione provocata da un'eventuale stesura di MTHC ( vedi blog specifico)
Le fasi successive sono di controllo e verifica dei risultati raggiunti nelle lavorazioni ( vedi "controllo con ph-meter" nel blog specifico)
COn particolari strumenti ( spessimetri, calibri, micrometri, ecc) si determina una media di spessore, per la scelta del particolare tipo di carta giapponese da utilizzare per gli innesti ( vedi blog specifico)
un esempio con il risultato tra una pagina con i segni del tempo ed una lavata